Sorpresa da uovo di Pasqua al Museo della Regina di Cattolica: veramente sorprendente la continua crescita del pubblico che visita e frequenta le collezioni archeologiche e marinaresche del museo nella storica sede di via Pascoli. La vera sorpresa è nei numeri, presto svelati: solo nel mese di marzo ben 722 presenze al museo.
Punto di forza sono le scolaresche di Cattolica e soprattutto del circondario (Pesaro, Gabicce, Morciano) che partecipano ai tanti laboratori didattici attivati all'interno della struttura, secondo il principio “imparare divertendosi”. Come preparavano i cibi e cosa mangiavano i romani? Quali le rotte, le vie di navigazione e le imbarcazioni della civiltà fenicio-punica? E i popoli cacciatori e raccoglitori della preistoria? Come si accendeva il fuoco? E andare in viaggio per le vie dell'Impero, quali rischi incontravano i viandanti lungo le grandi consolari che attraversavano l'Italia antica?Questi sono solo alcuni dei temi sviluppati tra le tante lezioni proposte alla scuola dell'obbligo.
Dai riti funerari dell'età del bronzo ai banchetti del Rinascimento, dall'origine della scrittura alla struttura di un'antica domus romana, dalle forme di un villaggio villanoviano ai giochi dei bambini dell'età romana, dalla nascita delle pievi e delle prime forme di incastellamento, dal mondo medievale all'età della Chiesa della Controriforma: la storia si fa con i sapori, i colori, le immagini, i materiali. I bambini e i ragazzi imparano realmente a cucinare una tipica pietanza romana secondo filologiche ricostruzioni dai ricettari antichi, sono in grado di realizzare un mosaico secondo la tecnica romana del tessellatum e sperimentare le modalità della pittura ad affresco, imparano a macinare i cereali come nel neolitico o a conoscere i nodi marinari e a costruire una bussola per l'orientamento in mare.
Un'altra novità di questo anno scolastico 2010: il museo della Regina ha avuto tra i suoi frequentatori anche i piccolissimi delle materne (3-5 anni) dei plessi di Misano e Rivazzurra di Rimini. Una sfida vera e propria data la fascia d'età: i bambini si sono avvicinati al mondo del mare e delle imbarcazioni tradizionali adriatiche e soprattutto al mondo dei pescatori: centinaia di vele dipinte con i colori della tradizione sono uscite dalle aule didattiche del museo della Regina con grande gioia e curiosità dei piccoli che hanno partecipato al progetto.
Le vie per avvicinare i giovani al patrimonio culturale attraverso i facilitatori di percorsi (cioè gli educatori museali) e attraverso le strategie d'intervento hanno consentito un nuovo approccio culturale alle opere, ai reperti, agli oggetti della cultura materiale conservati al museo.
La funzione didattica del Museo della Regina, insignito di recente del riconoscimento degli standard di qualità regionali, è stata infatti uno degli scopi e delle prerogative sin dalla sua costituzione nel 2000.
Il patrimonio storico, archeologico e antropologico è parte integrante dell'identità di un luogo e dei suoi abitanti: far incontrare queste due esigenze (valorizzazione dei beni culturali e pubblico) secondo standard e percorsi formativi di eccellenza è stato un obiettivo raggiunto e confermato dalle cifre. L'indicatore più importante è l'affezione dimostrata dalla scuola. La risposta più sincera è il piacere dei bambini e dei ragazzi quando escono dal museo dove hanno sperimentato e conosciuto in modo diverso e attivo la storia.[a cura de Il Museo della Regina]